Accesso ospite

DonTomberry22

DonTomberry22

Punti:	415
Posizione:	67
Tribù:	GORVAK

Villaggi (1)

Coordinate

Punti

{000} Terminus

466|493

415

Testo personale

{000} Terminus, Cronaca di Confine

Terminus è solo un punto al confine. Qui si piantano idee e si aspetta il momento. Chi sa, capisce; gli altri vedranno.

Siamo i Cronisti di Frontiera: contadini armati e mercanti col taccuino. Alziamo palizzate e granai, addestriamo lancieri, spediamo esploratori e—quando serve—muoviamo razzie misurate. Di notte mettiamo in ordine mappe, tributi e piccole previsioni che chiamiamo Calendario delle Crisi: nessuna profezia, solo contabilità ben fatta.
La nostra vocazione è crescere in silenzio: fare di un villaggio sperduto un nodo di patti, strade e mercati. In piazza parliamo di grano e lance; in taverna, di rotte, tempistiche e come far sì che la storia sembri casualità. Quando il momento arriva, non sembriamo forti: sembriamo pronti.

Se capisci, unisciti ai lavori. Se non capisci… ci vediamo al mercato quando i prezzi cambiano.

Cronologia

• 3 settembre 2025, 09:01 — Fondazione dei Cronisti di Frontiera di Terminus e apertura della Volta delle Crisi.
• 3 settembre 2025, 21:39 — Spostamento operativo di Terminus dal settore Centro-Ovest al Nord-Ovest; aggiornate mappe e corridoi di pattuglia.

Identità e dottrina

• Neutralità armata, non passività. Trattiamo con tutti, ci schieriamo quando serve: l’obiettivo è la sopravvivenza e la crescita di Terminus nelle fasi critiche.

• Metodo, non profezia. Usiamo “psico-cronache” (informazioni, statistiche, log di campo) per prevedere svolte e agire al momento giusto — l’idea portante del Piano Seldon.

• La forza è dominazione. «La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci, ma necessaria per il mantenimento»: prima diplomazia, ingegneria, bluff, poi — solo se serve — le asce.

• Leadership di Terminus. Modello Hardin: decisioni rapide, uso intelligente del vantaggio tecnologico/organizzativo, e coesione interna contro pressioni esterne.

Cosa offriamo

• Piani di crisi: trigger, finestre di opportunità e mosse “a prova di errore” per ogni fase

• Diplomazia coercitiva: trattative, ultimatum mirati e scomuniche laiche (embargo, isolamento informativo) quando conviene più una rivolta altrui che una nostra battaglia.

• Ingegneria di frontiera: fortificazioni funzionali, reti di vedette, protocolli di allarme e di mobilitazione che amplificano pochi uomini nel momento chiave.

• Scouting & contro-inganno: esploratori con taccuino, mappe vive, rapporti comparati; niente “eroismi” inutili, solo mosse giuste al momento giusto.

Regole di piazza

Volta delle Crisi: le finestre temporali si rispettano; fuori finestra, si attende.

Patti > Spade: gli accordi firmati valgono quanto mura spesse — violarli significa uscire dal nostro perimetro di aiuto.

Niente guerra inutile: combattiamo solo quando l’esito previsto compensa il costo; ogni scontro deve produrre vantaggio strutturale (posizione, informazione, tempo). (È l’essenza delle Crisi.)

Priorità a Terminus: difesa e continuità del “nodo di confine” prima di tutto; il centro sopravvive, il resto si riconquista. (La scelta di Terminus come avamposto è intenzionale nel canone.)

Motto

«Non sembriamo forti: sembriamo pronti.»

Premi di vittoria